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Turbina ibrida a idrogeno - SNAM per la transizione energetica
Turbina ibrida a idrogeno - SNAM per la transizione energetica

Fornitore      Marco Alverà

Settore: Energia e ambiente


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Snam è fortemente impegnata nella transizione energetica, con investimenti per 1,4 miliardi di euro al 2023 dedicati al programma SnamTec (Tomorrow's Energy Company) e destinati all'aumento dell'efficienza e all'abbattimento delle emissioni, all'innovazione e a nuove attività come l'efficienza energetica, la mobilità sostenibile e i gas rinnovabili.

Rientrano in quest'ultimo filone le iniziative di ricerca e sviluppo avviate nel mercato dell'idrogeno, che può rappresentare la chiave di volta nella lotta al cambiamento climatico.


Snam e l'idrogeno

Ad aprile 2019, per prima in Europa, Snam ha sperimentato l'immissione di un mix di idrogeno al 5% in volume e gas naturale nella propria rete di trasmissione.

La sperimentazione, che ha avuto luogo con successo a Contursi Terme, in provincia di Salerno, ha comportato la fornitura, per circa un mese, di H2NG (miscela idrogeno-gas) a due imprese industriali della zona, un pastificio e un'azienda di imbottigliamento di acque minerali.

La sperimentazione di Contursi è stata replicata a dicembre 2019, raddoppiando la percentuale di idrogeno in volume al 10%.

Applicando la percentuale del 10% di idrogeno al totale del gas trasportato annualmente da Snam, se ne potrebbero immettere ogni anno in rete 7 miliardi di metri cubi, un quantitativo equivalente ai consumi annui di 3 milioni di famiglie e che consentirebbe di ridurre le emissioni di anidride carbonica di 5 milioni di tonnellate.


Turbina ibrida a idrogeno

Nel 2020 Snam ha testato la prima turbina "ibrida" a idrogeno al mondo progettata per un'infrastruttura di trasporto del gas naturale. La turbina, prodotta da Baker Hughes in Italia e alimentata fino al 10% a idrogeno, sarà installata entro il 2021 nell'impianto di spinta di Snam a Istrana, in provincia di Treviso.

L'azienda è oggi impegnata nella verifica della piena compatibilità delle sue infrastrutture con crescenti quantitativi di idrogeno miscelato con gas naturale, nonché nel supporto allo sviluppo della filiera italiana, per favorire l'utilizzo di idrogeno in molteplici settori, dall'industria ai trasporti.

Attualmente circa il 70% dei tubi dei metanodotti di Snam sono compatibili con l'idrogeno.


Ricerca e sviluppo

Snam fa parte della Clean Hydrogen Alliance avviata a livello europeo per supportare la strategia della Commissione Ue che fa leva sull'idrogeno per realizzare il Green Deal azzerando le emissioni nette di CO2 nel continente entro il 2050.

La società partecipa anche a numerosi tavoli istituzionali e associativi dedicati all'idrogeno in ambito nazionale e internazionale. A livello europeo è membro anche di Hydrogen Europe, mentre in Italia è rappresentata nell’associazione di categoria H2IT - Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile.

A livello globale, l'azienda fa parte dell’Hydrogen Council, iniziativa lanciata nel 2017 al World Economic Forum di Davos per creare una coalizione di aziende leader nei rispettivi settori impegnate ad accelerare gli investimenti nell'idrogeno.

Secondo uno studio condotto da Navigant e commissionato dal consorzio europeo Gas for Climate, di cui fa parte anche Snam, il nostro continente ha un potenziale di produzione di idrogeno e biometano pari a 270 miliardi di metri cubi al 2050, che porterebbero a una piena decarbonizzazione con risparmi economici per 217 miliardi di euro annui rispetto a uno scenario energetico che non preveda l’utilizzo di gas. Un'altra ricerca, condotta da Snam in collaborazione con McKinsey, ha evidenziato che l’idrogeno potrebbe soddisfare al 2050 circa un quarto dei consumi finali di energia in Italia (fino a 22 miliardi di metri cubi equivalenti) in uno scenario di profonda decarbonizzazione.

Nell'ambito della ricerca, Snam collabora anche con la Fondazione Bruno Kessler, che elabora studi sulle tecnologie destinate a rivoluzionare la produzione di idrogeno pulito nel prossimo futuro, rendendolo parte integrante della soluzione di lungo termine per un sistema energetico carbon neutral. La società, infine, ha firmato un accordo di ricerca e sviluppo con il Politecnico di Bari per realizzare un prototipo di rete energetica autonoma basata sull'utilizzo di idrogeno prodotto da fonti rinnovabili.

Guarda il video - Snam: i vantaggi dell’idrogeno nelle reti energeticheclicca qui