Il metodo COVID 19 IgG/IgM RAPID TEST è un test rapido per il riconoscimento degli anticorpi (nel sangue intero, plasma e siero) sviluppati dal sistema immunitario in caso di infezione da nuovo corona virus 2019-nCOv .
Contrariamente a moltissimi altri test reperibili sul mercato, questo prodotto è marcato CE e regolarmente Iscritto al Ministero della Salute come Dispositivo Medico IVD al N. 1936723.
Il test rapido non è in sostituzione del tampone naso-faringeo ma un valido aiuto per test preliminari in quanto di facile attuazione e di veloce lettura.
In più la ricerca di anticorpi IgG può dare informazioni sui quanti pazienti hanno contratto il virus ma si sono negativizzati al tampone naso-faringeo in quanto l’infezione è stata risolta.
Il kit non è assolutamente da intendersi autodiagnostico ma SOLO PER USO PROFESSIONALE perché i risultati vanno sempre analizzati da professionisti del settore medico in unione al quadro anamnestico e all’esame obiettivo del paziente.
Stanno circolando comunicazioni sulla non attendibilità di alcuni test rapidi. A tale scopo, condividiamo con voi di seguito la validazione clinica del GCCOV-402a (modello commercializzato da Innoliving spa per l’Italia) fatta dal fabbricante in diversi ospedali Cinesi durante l’ epidemia di COVID 19 in Febbraio 2020 .
Come evidenziato dal documento CLINICAL GENERAL REPORT (che riassume i singoli Clinical Test) su n° 704 campioni analizzati con il test rapido e con il metodo PCR la concordanza sui campioni positivi è stata del 93,9% (95%CI: 90.24%~96.46%) , la concordanza su i campioni negativi è stata del 99.1% (95%CI: 97.70%~99.75%) e la concordanza totale è stata del 97.2% (95%CI: 95.65%~98.26%).
Come funziona COVID-19 IgG/IgM Rapid Test?
E’ fondamentale effettuare una precoce diagnosi della malattia, così da evitare che persone infette possano rapidamente contagiare un gran numero della popolazione. I test effettuati ad oggi sono ancora insufficienti per affrontare in modo efficace la pandemia: sono molte le casistiche di persone che, affetti da lievi sintomi, non si sottopongo al tampone. C’è pi la problematica legata al fatto che molti paesi del mondo hanno una possibilità ancora molto bassa di effettuare test COVID-19.
Fino ad oggi la diagnosi è stata effettuata con l’utilizzo della tecnica chiamata Reazione a Catena della Polimerasi (o PCR, dall’inglese Polymerase Chain Reaction), che consiste nella duplicazione del DNA/RNA in laboratorio, permettendo di ottenere una crescita esponenziale del filamento in poco più di un’ora. E’ così possibile isolare e studiare un tratto qualsiasi di DNA/RNA a partire da un campione biologico. La metodica PCR è parte del protocollo ufficiale indicato dall’OMS, in quanto permette di rilevare la presenza del virus anche durante il periodo di incubazione, quando le copie di RNA del virus presenti nell’infetto sono troppo poche per essere rilevate da altri metodi. La rapidità e l’efficacia dei dispositivi utilizzati da personale addetto durante particolari situazioni di emergenza è molto importante: sia durante il momento diagnostico che in una successiva fase di monitoraggio.
Per info e contatti: Armando Zippo.