Fotografo freelance, dedicato al reportage, alla fotografia di musica, soprattutto jazz. Autore di numerosi volumi fotografici
"Ivano Adversi si occupa di fotografia da diversi anni. Attualmente fa parte di un gruppo di fotoreporter e ricercatori principalmente orientati al reportage sociale e antropologico.
Collabora stabilmente con Antartide, centro di studi e comunicazione ambientale fondato dall'Università e dal Comune di Bologna, per il quale si occupa del settore iconografico.
È autore di volumi fotografici quali
Destini incerti Animali ed ambienti da salvare per sopravvivere insieme (Edizioni Calderini), dedicato ad alcuni animali in pericolo di estinzione, tra i quali la tigre, l'elefante e l'orso grizzly, e agli habitat in cui vivono;
Il respiro del fiume (Edizioni Calderini), una ricerca fotografica e storica sui più grandi fiumi della terra, dal Gange al Colorado, dal Nilo allo Yukon
Reno Memoria di un fiume (Provincia di Bologna), documentazione storico fotografica sul fiume Reno, dalla sorgente sull'Appennino bolognese alla foce nel mare Adriatico
L'Oratorio di Santa Maria della Vita, (Costa edizioni) sul restauro dell'omonimo oratorio a Bologna.
Buonanotte Suonatori, luoghi e protagonisti del jazz a Bologna (Minerva edizioni) Una ricerca fotografica sui locali e i ritrovi jazz in città
TERRE DI LIBERTA'
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i volti e i luoghi del riscatto civile dalle mafie (Minerva edizioni), volume sulle cooperative di Libera Terra, che gestiscono i terreni confiscati alla criminalità organizzata
Numerose le mostre, in Italia ed all'estero (Cina, Francia, Spagna, Inghilterra, Russia), realizzate in questi anni, alcune personali ed altre collettive. Tra le più significative occorre ricordare: Bologna 60 fotogrammi e Due città si guardano (1989), legate agli scambi culturali tra le città di Bologna e Toulouse; Simmetrie (per Foto Francia Italia '93) in collaborazione con l'Alliance Française di Bologna, inserita in un ciclo di esposizioni che comprendeva autori quali Cucky White, Luigi Ghirri, Ferrante Ferranti; le ricerche ambientali di Valle del Santerno (1989), Reno Memoria di un fiume (1998) e Gessi e Bologna (1999); le recenti produzioni in ordine cronologico Testimoni di civiltà (2007), I luoghi del jazz (2007), I prìncipi della luce (2008), La luce dell'Asia (2008), On Stage (2008), Jazz in Town (2008), Buonanotte suonatori (2009), Terre di libertà (2010).
Ha partecipato ad Arte Fiera 2011, a Bologna, con la mostra Le luci del jazz, a Fotografia Europea a Reggio Emilia 2011 con la mostra IllumiNazione ed è stato invitato al 3° Mediterraneo Foto Festival di Lecce, dicembre 2011, con la mostra Terre di Libertà.
Finalista Premio Arte Laguna di Venezia 2010-2011.
Nel 1989, a Bologna, è stato tra gli organizzatori, assieme a Nino Migliori, della 1a settimana Internazionale di Fotografia a Bologna.
Sue immagini relative al settore musicale sono state inserite nei siti web di numerosi musicisti jazz di tutto il mondo.
In particolare è esperto nel campo della multivisione e applicazioni multimediali come il Presepe, su progetto di Nino Migliori, presentato in una chiesa di Gallarate, scenografie teatrali per spettacoli su testi di Giorgio Celli, multivisioni naturalistiche e documentaristiche, presentazione di eventi culturali e commerciali.
E' tra i fondatori di AIDAMA, l'Associazione degli autori di multivisione artistica.
Nell'ambito di Bologna 2000, su progetto di Nino Migliori, è stato tra gli organizzatori della manifestazione Bologna s'immagina, per la quale ha anche ideato e costruito la multivisione a quaranta proiettori, presentata nella Chiesa di S.Mattia.
Ha collaborato con Pino Ninfa, Claudio Marra, Nino Migliori e altri.
Attualmente sono in via di realizzazione, tra gli altri, due progetti.
Il primo, sugli emiliano romagnoli che sono andati a vivere a New York e che fanno ormai parte del tessuto produttivo di quel territorio, rappresentando le maggiori produzioni dell'Emilia Romagna in quella città
Il secondo progetto riguarda i soggetti deboli della catena economica mondiale, coloro che subiscono più pesantemente il momento della crisi mondiale.
Il progetto fotografico, lungi dal voler dare indicazioni politiche sul problema della crisi, intende invece mostrare i volti sempre nascosti ai più di coloro che vivono la crisi sulla propria pelle, come si dice normalmente. Farli emergere dall'anonimato di semplici pedine sulla scacchiera della globalizzazione, usate e poi gettate in un angolo quando l'ansia di profitto li rende superflui. Mostrare il volto umano del lavoro, quello degli operai licenziati o messi in cassa integrazione, la vita dei quali è stata completamente stravolta. Fare diventare protagonisti coloro che sono invece sempre trascurati quando si tratta di trovare soluzioni alla crisi. Un aspetto molto interessante del progetto è il duplice punto di vista dei fotografi, un uomo e una donna, quindi il problema visto anche da un'angolazione femminile.
Riferimenti
Ivano Adversi Via Zanotti, 17 40137 Bologna Tel +393396247452 e-mail terzotropico@gmail.com
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Fotografo freelance, dedicato al reportage, alla fotografia di musica, soprattutto jazz. Autore di numerosi volumi fotografici