E’ entrato in vigore il 1 febbraio 2019 il nuovo patto di libero scambio tra Unione europea e Giappone, che include un terzo dell’economia mondiale e che va in direzione contraria rispetto alle spinte protezionistiche e al clima di conflitto commerciale tra USA e Cina.
L’accordo di partnership economica (Economic Partnership Agreement - EPA) prevede l’eliminazione dei dazi giapponesi per il 94 per cento dei prodotti agricoli e industriali provenienti dall’Unione europea e il 99 per cento dei dazi europei sui prodotti nipponici.
L' EPA avrà un impatto positivo su tutti i settori industriali, in particolare nell'agro-alimentare dove il quasi azzeramento dei dazi farà tornare nuovamente competitivi i prodotti di eccellenza del Made in Italy.
Il Giappone e le opportunità per le imprese italiane
Nonostante la distanza geografica e le differenze culturali, Italia e Giappone presentano caratteristiche simili e si trovano ad affrontare complessi problemi comuni, come la carenza di risorse energetiche e materie prime e il rapido invecchiamento della popolazione.
La necessità di far fronte alle sfide future legate all'approvvigionamento energetico e alla "aging society" rappresenta un'importante opportunità per incentivare la collaborazione, lo scambio di tecnologie e il commercio che ruotano intorno a questi due fenomeni.
Vi sono ampi margini di sviluppo delle potenzialità di cooperazione commerciale e industriale nei settori ad alto contenuto tecnologico, specie in considerazione del fatto che il Giappone investe una quota pari a circa il 3,5% del proprio PIL in ricerca e sviluppo. Il Paese del Sol Levante costituisce dunque per l'Italia un partner essenziale e strategico nel processo di rilancio dei propri settori avanzati, dalla ricerca di base quella applicata, all'innovazione tecnologica in settori quali le energie rinnovabili, le smart cities, le biotecnologie, le nanotecnologie, la farmaceutica, la robotica e la domotica.
Il Giappone è uno dei principali mercati mondiali del lusso e la sua popolazione, benchè costituisca solo il 3% di tutta l'Asia, rappresenta viceversa il 50% di tutta la domanda in ambito "retail".
Il Giappone anticipa i global trends e, a volte, li determina (trend-setter), ponendo chi vi opera in posizione di vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza.
Le produzioni "high-end" realizzate nel Paese godono inoltre di un pregiudizio positivo nel Continente Asiatico, in cui il numero di potenziali consumatori è in crescita progressiva. La penetrazione all'interno del mercato nipponico puo' dunque rivelarsi un'importante rampa di lancio per una futura espansione nella regione, ivi inclusa la Cina, alla luce dei profondi legami economico-commerciali che, nonostante le tensioni sulle Isole Senkaku, la legano al Giappone.
H2biz e il Giappone
Il Gruppo H2biz è attivo in Giappone dal 2017 con la Rete Italia-Giappone e ha già effettuato operazioni di export verso il mercato nipponico per conto dei suoi iscritti.
H2biz fornisce supporto relazionale, operativo e logistico alle imprese e ai professionisti che vogliono esportare in Giappone sftuttando i vantaggi del nuovo accordo di libero scambio.
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