Gli yogurt e i cremosi al latte di bufala dell’azienda agricola cilentana San Salvatore sono i primi in Italia ad essere certificati in blockchain.
L’innovativo progetto, realizzato in collaborazione con Authentico, startup specializzata nella tutela e promozione del Made in Italy e fornitore delle Reti di transazione di H2biz, consentirà ai consumatori di controllare tutti i passaggi della filiera.
Il funzionamento del sistema di tracciabilità è semplice e intuitivo: il consumatore attraverso la scansione del Qr-code presente su ogni vasetto può ottenere tutte le informazioni sui diversi passaggi del processo produttivo, dall’allevamento delle Bufale al confezionamento.
Lo yogurt è tra i prodotti immancabili nella dispensa tanto che entro il 2025 si prevede che supererà i 43 milioni di tonnellate contro i 354 milioni di kg di oggi (IRI, 2021), con un consumo pro-capite di circa 6 kg annui.
La certificazione è un modo per raccontare l’innovativo processo produttivo della filiera chiusa che caratterizza tutti i prodotti dell’azienda agricola San Salvatore e per differenziarsi sul mercato offrendo ai consumatori un valore aggiunto, quello della trasparenza.
«Il nostro obiettivo è certificare la filiera chiusa - spiega Antonello Ricco, Ceo de La Dispensa di San Salvatore - in un solo vasetto abbiamo racchiuso tutta la bontà delle materie prime prodotte da noi a chilometro zero, ma stiamo lavorando anche ad altri progetti che rappresentano il perfetto connubio tra artigianalità e tecnologie industriali all’avanguardia. L’adozione della blockchain è nella direzione di offrire ai nostri clienti la massima trasparenza sulla filiera chiusa e il vero chilometro 0 e sull’ecosostenibilità sia in termini di autosufficienza energetica, che tramite una politica aziendale plastic free. I nostri vasetti in vetro e in terracotta, riciclabili e riutilizzabili, premiati a Cibus4Sustainability 2022. La vera sostenibilità parte dal riutilizzo».
«La certificazione in blockchain dello yogurt apre nuovi scenari nel mondo lattiero-caseario su cui gli italiani chiedono sempre maggiore trasparenza - spiega Pino Coletti, Ceo di Authentico ed esperto di blockchain - Questi prodotti meritano di essere raccontati in un modo innovativo e vanno protetti dalle imitazioni. Grazie alla tracciabilità di filiera in blockchain guadagneranno un posizionamento a valore che spetta alle grandi eccellenze italiane» (Fonte: Il Mattino).
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